Il parcheggio di Adigeo, ex-Officine Adige, è già pieno. Non sono le auto dei clienti, ma i furgoni dei fornitori.
Fervono i lavori alle ex-Officine Adige, dove stanno costruendo Adigeo, l'unico centro commerciale che sarà visibile dallo spazio.Pare che Astrosamantha, osservando la terra dall'orbita della Stazione Spaziale Internazionale, avesse chiesto a Houston delucidazioni sulla voragine che aveva notato vicino al casello di Verona Sud, all'altezza del Bauli. La risposta di Houston pervenne dalla voce del nostro amato sceriffo, che via telefono informò Samantha dello stato dei lavori del centro commerciale più grande d'Europa.
All'astronauta non gliene poteva fregare di meno, ma per il Sindaco ex-"più amato dagli italiani", Adigeo rappresenta l'unica mega-boiata che la presente amministrazione riuscirà a far completare prima della sua naturale scadenza.
Dopo i miserabili fallimenti di Ca' del Bue, Traforo delle Torricelle, Filobus, si temeva infatti che l'amministrazione Tosi non sarebbe riuscita, in ben due mandati, a deturpare in maniera significativa la città. La riscossa l'hanno data, per fortuna, i centri commerciali: prima l'assaggio del Migross al Pestrino (che comunque logisticamente concorre all'oscar per il supermercato più inutile d'Italia), poi il Bricoman in ZAI. Ma la vera sequenza da KO sarà l'uno-due Esselunga-Adigeo, entrambi collocati tra la Fiera e il casello di Verona sud.
A cosa servirà tutta questa offerta commerciale, nell'era dell'esplosione del commercio elettronico, e in una città che non arriva a 260.000 abitanti? Se lo stanno domandando da anni schiere di urbanisti ed economisti, ma ciò non è bastato a scoraggiare i copiosi capitali per la costruzione, giunti chissà da dove.
Per il momento i nostri lungimiranti governanti si lustrano gli occhi osservando il parcheggio di Adigeo, strapieno. Sì, è vero, non sono le auto dei clienti (del resto il centro deve ancora aprire), ma solo i furgoni dei lavoratori che stanno ultimando l'opera, domandandosi se, da chi e quando saranno pagati.
Nel frattempo siamo noi a domandarci: quando il centro sarà aperto, il parcheggio sarà altrettanto pieno?