Due casi: Foresta di Giazza e Monte Baldo.

In entrambi i casi vengono spacciate per buone e sensate delle proposte che rasentano il delirio.

FORESTA DI GIAZZA
Titolo dell'articolo: Non sprecate il tesoro della Foresta di Giazza

Viene intervistato il direttore della sezione ricerca e gestioni agroforestali di Veneto Agricoltura Giustino Mezzalira.
Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali Giustino Mezzalira
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tel.049-8293899 fax.049-8293815


Le opinioni del funzionario di Veneto Agricoltura sono molto nette:
"Con una legge del 1877 era stato istituito il Corpo Forestale dello Stato – oggi accorpato ai Carabinieri, nell'illusoria idea di risparmiare denari pubblici. Il Corpo Forestale prese in mano l'opera e la completò con un grande progetto di "sistemazione integrale dei bacini montani" ideato dall'ingegner Borghetti.
Oggi, dopo 100 anni dalla sua realizzazione – racconta Mezzalira – la Foresta ha raggiunto la sua maturità. Il progetto Enerval ha come obiettivo un sistematico utilizzo del legname prodotto, tale da trasformare i costi di manutenzione in costi di produzione, da garantire un'attività di gestione e manutenzione estremamente efficace e un guadagno economico per la collettività in termini di energia e di impiego di manodopera…
Una gestione economicamente vantaggiosa di una foresta richiede tre elementi imprescindibili: un comprensorio che fornisca una cospicua massa di legno, una domanda di legno da costruzione o da combustione e tecnologie forestali d'avanguardia per ottimizzare dal punto di vista economico e tecnico il taglio e il trasporto della materia prima. Giazza potrebbe avere già oggi tutte queste caratteristiche...
Le difficoltà che incontriamo riguardano la reazione della popolazione e di certi ambientalisti incompetenti a un tipo di proposta del genere…
Noi ci siamo. Se penso a come questi boschi potrebbero tornare a brulicare di operatori forestali, ingegneri, operai, attrezzature d'avanguardia e a come questo polmone potrebbe trovare la strada di generare benessere economico e sociale ottimizzando pure la sua manutenzione e la sua conservazione in piena salute, non sto nella pelle".

Mezzalira ha un chiodo fisso in testa: trasformare il bosco in legname combustibile, o, in altre parole, ottimizzare la filiera di produzione di biomasse lignocellulosiche.
Biomasse lignocellulosiche
Fiper Biomassa
Biomasse legnose e teleriscaldamento
Enerval

Il giornalista di VenetoVox si guarda bene dall'approfondire il tema con qualche domanda:
- Quali sono i confini della Foresta di Giazza?
- Come si concilia la produzione di biomasse con la conservazione degli habitat e delle specie all'interno del Parco della Lessinia?
- Non le risulta che la Foresta di Giazza sia anche un SIC (Sito di Interesse Comunitario) e uno ZPS (Zona di Protezione Speciale)?
- Qual'è attualmente la capacità produttiva delle biomasse lignocellulosiche?
- Quali gli inconvenienti, le emissioni, i costi, ecc.?

MONTE BALDO
Titolo dell'articolo: Sul Baldo si scierà anche d'estate sulla pista di nylon
"La funivia di Malcesine ha intenzione di realizzare un impianto sciistico alla Pozza della Stella, non distante dalla stazione di arrivo di Tratto Spino, a quasi 1.800 metri di altitudine. Sarà realizzato con uno speciale nylon che simulerà l'erba sintetica, con l'obiettivo di non avere impatti ambientali sul territorio specialmente dal punto di vista visivo.
I vertici di Atf, Azienda trasporti funicolari di Malcesine, stanno studiando il progetto che potrebbe essere pronto già nel 2018. È previsto un investimento di 1,2 milioni di euro. La pista, che sarà lunga 500 metri, potrà essere utilizzata tutto l'anno con gli sci tradizionali, in ogni condizione climatica. Potrà quindi essere sfruttato sia in piena estate ma anche nei periodi invernali, con o senza neve".

Anche in questo caso il giornalista dell'Arena si guarda bene dal fare qualche domanda al presidente di Atf, Daniele Polato:
- La Pozza della Stella si trova per caso all'interno di un'area protetta?
- E' al corrente il presidente di Atf dell'esistenza di un SIC e ZPS in quella zona?
- Esiste uno studio che analizzi l'impatto di un impianto del genere sulle specie e sugli habitat presenti in zona?

Grande attenzione per i dati economici, per gli investimenti, per il numero dei passaggi della funivia (471.760 nel 2016), per l'utile di esercizio (un milione di euro nel 2016). Nemmeno una riga sull'impatto che quasi mezzo milione di persone all'anno producono su una montagna nota al mondo come Hortus Europae.

Localizzazione SIC, ZPS, ZSC

SIC e ZPS in provincia di Verona

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