La Valpolicella ospiterà un evento dedicato alla presentazione del libro Terra delle mie brame: il caso Valpolicella, opera di Gabriele Fedrigo. L’appuntamento è fissato per mercoledì 21 maggio nel salone della Pieve di San Floriano, a San Floriano, con inizio alle ore 21.
Come riportato sul sito dell’editore (https://www.lef.firenze.it/it/libro/terra-delle-mie-brame-il-caso-valpolicella), il volume affronta la crisi della Valpolicella non solo come un problema ambientale, ma come una vera e propria malattia dell’anima, che colpisce la bellezza, le tradizioni e le radici di questa terra. Giannozzo Pucci, editore del libro, sottolinea come l’autore non si limiti a individuare le responsabilità, ma proponga anche possibili soluzioni per un riscatto collettivo.
Terra delle mie brame è una denuncia contro le nuove architetture delle cantine e lo sfruttamento selvaggio del paesaggio, trasformato in un’immensa distesa di vigneti industriali. Attraverso l’analisi filosofica di Michel Foucault, Fedrigo esplora le dinamiche del potere e offre un modello di resistenza contro il degrado ambientale. L’obiettivo è contrastare l’indifferenza e la rassegnazione, incoraggiando invece uno sguardo critico e un rifiuto consapevole della violenza esercitata dall’uomo sulla natura.
Il volume documenta con rigore il "caso Valpolicella", ma, come osserva Tomaso Montanari nella prefazione, il suo messaggio ha un valore universale: opere simili potrebbero essere scritte per il Chianti, Firenze, Venezia o il Salento. La domanda che Montanari pone è drammaticamente attuale: Cosa abbiamo fatto, in una o due generazioni, al giardino del mondo?
Nelle sue pagine, il libro unisce la forza della denuncia a una profonda fiducia nella democrazia e nella capacità dell’uomo di opporsi alla distruzione del proprio habitat. Come scrive Montanari, si tratta di un’opera rara: "Un pamphlet contro lo scempio di un luogo incantevole, ma anche un atto di amore per la vita e per la dignità umana, nonostante tutto."