Nuovi appuntamenti con l'arte all'ex Macello per la rassegna "Giovani in arte 2008" promossa da 1ª Circoscrizione Centro Storico e Comune di Verona per promuovere artisti veronesi emergenti. Da venerdì 18 al 27 aprile, in mostra i lavori di Emiliano Mujelli e di Enio Lonardoni.
Il primo appuntamento della seconda tranche della rassegna organizzata da 1ª Circoscrizione Centro Storico e Comune di Verona "Giovani in arte 2008" per favorire l'esposizione di opere di artisti emergenti residenti a Verona vede esposti, in una doppia personale presso la sala Birolli (ex Macello), i lavori di Emiliano Mujelli e di Enio Lonardoni, dal 18 al 27 aprile, inaugurazione venerdì 18 alle ore 16.00.Emiliano Mujelli (Muge Junior), nasce artisticamente come vignettista, cosa che lo ha portato a pubblicare per due anni su un settimanale veronese (Eventi, allegato di Arena Bazar) delle strisce umoristiche e a realizzare svariati disegni per locandine di spettacoli teatrali ed eventi vari, fanzine, loghi per gruppi musicali, fino ad arrivare a creare soggetti originali per tatuaggi.
Successivamente Emiliano si avvicina alla forma d'arte che poi lo contraddistinguerà fino ai tempi recenti: la pittura. Il suo stile non è dei più usuali, infatti i suoi quadri, influenzati in modo pesante dalla musica a tal punto che ad ogni opera l'artista abbina un cd guida, fonte d'ispirazione, rappresentano spesso temi cupi, dark e angoscianti. Il colore privilegiato da Mujelli è dunque il nero, ma non mancano i tratti e le sfumature del bianco e del rosso, colori primari e altamente simbolici.
Enio Lonardoni matura giovanissimo l'interesse per la pittura e sotto la guida del Maestro pittore Gino Zorzi da Mezzane, suo concittadino, acquisisce l'amore per il paesaggio e l'uso del colore nelle varie forme più suggestive. Tra i suoi soggetti privilegiati vi sono infatti scorci famosi della sua città, Verona, come Piazze Erbe e la Torre dei Lamberti.
Scrive della sua pittura Nadia Melotti: "Enio Lonardoni sfida l'immagine utilizzando la spatola come strumento che permette una scomposizione della materia nell'immediato. La visione si fa in questo caso poetica e cerca, nell'evanescente incompiutezza della forma, una diversa percezione della luce. La spatola fende il colore e lo obbliga ad una ricomposizione percettiva che si nutre di emozioni.
Stimolato da opere impressioniste, Lonardoni introduce nella percezione di luoghi consueti della città, l'elemento di precarietà dell'istante noto a questi artisti. Verona con i suoi "magici punti di vista" diventa il soggetto di maggiore interesse che permette di cogliere gli innumerevoli attimi di questa città."
Nel 1963, non ancora diciottenne, entra come socio artista nel Centro Artistico Nazionale di Trieste, mediante il quale partecipa a numerose mostre collettive in varie città d'Italia e ex-Jugoslavia, ottenendo importanti riconoscimenti. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona con corsi liberi, la Scuola di Pittura Fondo Nominativo Aldo Tavella, diretta dal Prof. Gianni Lollis, e la Scuola Permanente dal Vero, diretta dal Prof. Giorgio Grumini. Fa parte del "Gruppo Amici dell'Arte Antonio Nardi Verona".
Per ulteriori info sugli artisti:
http://www.myspace.com/mugejunior
http://www.eniolonardoni.it
Le prossime mostre all'ex Macello:
18-27 aprile Enio Lonardoni e Emiliano Mujelli
28 aprile-6 maggio Augusto Pasquetti e Giovanna Scalvini
28 maggio-6 giugno Elena Frontero e Luisa Tinazzi
7-17 giugno Giorgio Gelmetti e Michele Morando
18-28 giugno Marica Fasoli, Carlo Trevisan e Luca Zannini