Piazza Corrubio: dietro alle chiacchiere minacciose, inutili e fumose di Corsi c'è l'incapacità della Giunta Tosi di assumersi le proprie responsabilità.
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Tenta di spaventare la città con cifre esorbitanti che ci sarebbero da sborsare per fermare i lavori in piazza Corrubbio, ma non dà risposte convincenti.
Come in ogni contratto sono previste penali e sanzioni per inadempimenti; l'art. 20 regola la "revoca della concessione", per la quale si dovrebbe applicare quanto previsto dal D.Lgs. n. 163/2006, e da qui risulterebbe la cifra di 9,2 milioni di euro, perchè sono stati calcolati anche i danni per il mancato guadagno nei 34 anni di gestione del parcheggio (ma è stata la Giunta Tosi a decidere di "regalare" la piazza ad una ditta privata per 34 anni!).
Il contratto prevede anche l'ipotesi contraria: il comma 10 dell'art. 14 sui "rischi" dice che se per eventi imprevisti (ritrovamenti archeologici o altri rischi geologici) si rendesse impossibile l'utilizzazione dell'area, il Concessionario avrà diritto a chiedere la risoluzione del rapporto e dovrà a sua cura e spese ripristinare lo stato dei luoghi.
Corsi, inoltre, non ha mai spiegato, carte alla mano, perchè e come ha potuto sospendere i lavori del previsto parcheggio di Porta San Giorgio, e perchè ciò non sarebbe possibile per Piazza Corrubbio. E ancora Corsi non ha mai spiegato, carte alla mano, quali sarebbero state le alternative da lui offerte alla ditta Rettondini e da questa rifiutate, e con quali motivazioni.