C'è un modo molto efficace per convincere i nostri colpevoli governanti a rimediare, a tutelare i nostri diritti fondamentali, a non inquinarci ulteriormente: colpirli nel portafoglio. Attraverso la Magistratura possiamo chiedere i danni.
Caro Giorgio, tocchiamo il portafoglio dei nostri colpevoli amministratori e tuteleremo i diritti democratici: è questa forse la migliore terapia contro i mali veronesi che tu denunci da tanto tempo.L'amministrazione comunale attuale rinuncia dunque al suo dovere istituzionale e si accontenta di qualche miserevole profitto concordato coi danarosi speculatori. I quali pensano al solo profitto, puntano al guadagno facile e sicuro derivante oggi prevalentemente dal cemento, dai centri commerciali e dai pedaggi autostradali
Ciò considerato, noi cittadini, se non vogliamo soccombere, dobbiamo difenderci e unirci. La prima cosa che dobbiamo fare è conoscere bene il male che ci sovrasta: male conosciuto è mezzo guarito.
E' in arrivo entro quest'autunno e forse entro ottobre la sanzione europea contro il superinquinamento atmosferico qui a Verona. L'Italia è stata deferita in proposito alla Corte di Giustizia europea già il 24 novembre scorso. E' dunque prossima la sanzione, che colpirà il colpevole Stato membro Italia e in subordine anche la Regione Veneto e il Comune di Verona, che figura tra i comuni più inquinati d'Italia. Il mio comitato è orgoglioso di avere denunciato a Bruxelles a più riprese e fin dal 2005 il Comune di Verona per eccessivo inquinamento atmosferico.
La stessa Commissione continua ad esortarci ad attivare la nostra magistratura nazionale al fine di ottenere i dovuti risarcimenti per i danni che subiamo in loco per le continue violazione delle leggi comunitarie.
Mi limito alla mancanza del verde dovuto. Lo stesso ass. Giacino afferma che nel comune di Verona mancano oltre due milioni di mq di verde pagato dai cittadini con le licenze edilizie. A Verona sud ne mancano circa 700 mila mq. Ebbene poiché la mancanza di verde rende insalubre e malato l'ambiente ( limito il discorso al verde) noi tutti veronesi siamo danneggiati dalla colpevole Amministrazione comunale che non ce lo procura.
C'è un modo molto efficace per convincere i nostri colpevoli governanti a rimediare, a tutelare i nostri diritti fondamentali, a non inquinarci ulteriormente: colpirli nel portafoglio. Attraverso la Magistratura possiamo chiedere i danni. L'attuale amministrazione comunale ci sta gravemente danneggiando; anziché ridurre il cancerogeno, anomalo inquinamento atmosferico essa si accinge ad aumentarlo a dismisura con la terza autostrada, con la ristrutturazione delle ex Cartiere, con la Fiera, che attira tra noi centinaia di migliaia di auto e pullman inquinanti in mezzo ai nostri già inquinati quartieri. Ma non basta. Tosi moltiplica l'inquinamento cancerogeno con la combustione dei rifiuti provenienti dall'esterno di Verona e della sua Provincia
Sei anni fa, dopo ventisei anni di proteste e di lotta dei cittadini di Tombetta danneggiati da miasmi intollerabili quasi quotidiani, il nostro comitato riuscì a convincere l'Amministrazione Zanotto ormai alla fine del mandato a finanziare i nasi elettronici. Grazie agli stessi si stabilì con certezza scientifica che i miasmi che affliggevamo i residenti e deprezzavano le case di Tombetta erano provocati dal mal funzionante depuratore comunale di Basso Acquar. Poiché gli amministratori successivi capeggiati da Tosi non vollero risolvere la situazione, il comitato incaricò una giovane Avvocatessa a chiedere i danni a nome di numerose famiglie locali. Detto fatto, cominciarono ad arrivare i rimedi, i quali stanno ora per concludersi con un mega intervento risolutivo di Acque Veronesi già avviato.
Il proc. Schiania ci ha ripetutamente esortato a fare rispettare i nostri diritti di cittadini toccando il portafoglio dei colpevoli amministratori pubblici. Speriamo di trovare presto anche all'interno dei nostri comitati altri volonterosi che siano disposti a chiedere una Class Action collettiva.. Se riuscissimo a fare un bel gruppo, molti sudorini freddi scorrerebbero presto lungo le schiene di tanti furfanti di Palazzo...