Il sindaco di San G. Lupatoto chiama in causa gli amministratori di Agsm e i politici veronesi che rispondono alla protesta dei cittadini e dei Comuni accelerando l'iter burocratico che porterà alla realizzazione degli inceneritori.
Il giorno dopo la grande partecipazione popolare di migliaia di persone in corteo a Verona per manifestare contro la riaccensione e il raddoppio dell'inceneritore di Ca' del Bue, l'Agsm (ente che gestisce l'impianto di smaltimento dei rifiuti) anziché prendere atto della protesta e valutare con ponderazione le ragioni dei cittadini, ha risposto con un'accelerazione dell'iter burocratico convocando il 23 novembre 2011, alle 10, una riunione per la presentazione del progetto preliminare e convocando l' 11 gennaio 2012, alle 10, la conferenza dei servizi tra gli enti, inclusi i Comuni, per esaminare il progetto di Ca' del Bue.
"La prima considerazione da fare è che tra il 23 novembre 2011 e l'11 gennaio 2012 manca il tempo per un esame approfondito del progetto. Il progetto è talmente complesso e vitale per la salute pubblica da dover, a mio parere, essere valutato in un periodo diverso da quello delle festività natalizie e di fine anno. La scelta dei tempi sembra fatta ad arte per impedire un sereno e attento esame. In ogni caso, i nostri tecnici lavoreranno alacremente non lasciando nulla al caso", commenta il sindaco di San Giovanni Lupatoto Fabrizio Zerman.
"La seconda considerazione da fare è che la nostra richiesta di visionare il progetto fino ad oggi è sempre stata respinta con la motivazione che il progetto preliminare non esisteva ancora. Sorge la domanda spontanea: come ha fatto Agsm ad affidare una gara d'appalto senza progetto preliminare? A parte ciò, è comunque un bene che ci sia la conferenza dei servizi durante la quale potremo esporre le nostre osservazioni e i nostri motivi di preoccupazione. Finalmente gli enti preposti dovranno dare una risposta a tutte queste istanze", aggiunge il sindaco di San Giovanni Lupatoto.
"Ribadiamo la nostra contrarietà alla realizzazione dell'impianto di smaltimento dei rifiuti, supportata da qualificatissimi tecnici del settore a livello nazionale che ci confermano la pericolosità dell'inceneritore di Ca' del Bue per la salute pubblica. Le osservazioni dei tecnici saranno l'oggetto delle nostre istanze", conclude Zerman.