Il personalismo, gli slogan, le invettive, i lazzi e le soluzioni fast-politics.
Molti di loro avevano combattuto il fascismo, avevano rischiato la vita, erano stati arrestati, incarcerati, mandati al confino. La qualità della loro preparazione era quasi sempre eccellente e tutti venivano da tradizioni culturali/politiche di altissimo livello. Si racconta che questi uomini avessero studiato e avessero ben presenti le costituzioni di quasi tutti gli stati democratici allora esistenti.Gli uomini che hanno scritto le leggi italiane degli ultimi 15 anni si chiamano Niccolò Ghidini, Marcello Dell'Utri, Aldo Brancher, Mara Carfagna, Enrico La Loggia, Iva Zanicchi, Ignazio La Russa, Enzo Flego, Federico Bricolo, Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Irene Pivetti, Rosy Mauro, Mario Borghezio. Al momento l'unico onorevole "grillino" che ci è dato conoscere è Franco Grillini (dai, si scherza), ma siamo sicuri che l'anno prossimo il Beppe ci mostrerà la tempra e la caratura dei suoi onorevoli. Per ora dobbiamo prendere atto della scarsissima autonomia decisionale dei suoi amministratori.
Il fatto è che a furia di invettive e di slogan si tira su questo tipo di personaggi!
Studiare, documentarsi, preparare i progetti, confrontarsi con i diversi interessi in campo presuppone un atteggiamento mentale diametralmente opposto a quello di questi signori. Abbiamo sperimentato almeno un poco queste cose a Sezano, quanto basta per capire che c'è moltissimo lavoro da fare e che non possiamo illuderci di saltare i passaggi obbligati.
Uno di questi passaggi comporta senza dubbio una preparazione reale, profonda, completa. Non si può pretendere di affrontare e di risolvere alcun problema senza uno studio preliminare ed un piano di intervento credibile. Stiamo lavorando da un anno sul SIC del Progno Borago e Vaio Galina e adesso ci rendiamo conto di quanto sia importante e complicato arrivare a conoscere la complessa legislazione in merito e raccogliere tutta la documentazione necessaria per ottenere un Piano Ambientale, un Piano di Gestione e quindi una tutela reale di questo territorio. C'è da dire che questo lavoro spetterebbe alla Pubblica Amministrazione, al Museo, alla Forestale, ma se aspettiamo loro....
Un altro passaggio obbligato è costituito dal metodo.
L'idea di puntare tutto sul leader carismatico ha mostrato tutta la sua debolezza.
Ci vuole molto di più. La partecipazione, la democrazia, la trasparenza non sono cose di cui ci occuperemo dopo, sono cose da imparare e da praticare subito, noi per primi e prima di tutto il resto.
Se vogliamo essere credibili come alternativa, bisogna partire proprio da qui.
Le scorciatoie hanno fatto il loro tempo!