Da una parte strade impraticabili, trasporto pubblico fatiscente, servizi sociali e sanitari sempre più costosi ed inefficienti, dall'altra progetti faraonici senza limiti di spesa.
"La Fiera si allarga. Verona Fiere utilizzerà i 15 milioni dell'imminente (vuol dire che non ci sono ancora) ricapitalizzazione per ammodernare …consolidare …incrementare...Il consiglio di amministrazione della fiera ritiene che i 15 milioni di ricapitalizzazione innescheranno per l'ente un volano di spesa di circa 45 (15 x 3) milioni di euro".
Fa piacere che la direzione della Fiera sia così ottimista, ma va anche detto che i dati economici della fiera relativi agli ultimi anni non lasciano presagire risultati così entusiasmanti.
Il Comune di Verona sta per firmare (a dire il vero da qualche anno) la convenzione con l'ATI che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) costruire il Passante Autostradale delle Torricelle (il vero PAT di Tosi). Ma Sperotto fa notare che Girpa (una delle tre aziende del gruppo) è stata messa in liquidazione e Mazzi è in affanno e non paga gli stipendi da 5 mesi. E si domanda: "Quale affidabilità aveva il Promotore prima dell'ingresso nel progetto di Mantovani e Serenissima e com'è che nessuno si è accorto che né Technital, né Verona Infrastrutture e tanto meno Girpa (già fallita) sarebbero state in grado di realizzare il Passante autostradale? Inoltre, che gara è quella che viene assegnata a chi alla gara stessa non ha neppure partecipato"?
Senza contare che i 53 milioni promessi dalla Serenissima appartengono più al regno delle ipotesi a che a quello della realtà.
Il ragionier Paloschi aggiorna il conto in perdita dei derivati e ci fa sapere che: "Se il Comune di Verona decidesse oggi di rescindere i contratti per i "derivati", oltre alle perdite già fatte segnare e comprese tra i 14 e i 16 milioni di euro, ci rimetterebbe altri 11 milioni e 800 mila euro".
Per Zaninelli, direttore ATV, non ci sono problemi nel settore trasporti, anzi, quelli dei genitori, che lamentano da mesi pesanti e costanti disservizi, "sono falsi problemi".
Le famiglie faticano sempre di più ad arrivare a fine mese ed avrebbero bisogno soprattutto di due cose: pagare meno tasse ed avere servizi più efficienti.
Si sta facendo esattamente il contrario: aumentano in continuazione le tasse e peggiorano di giorno in giorno i servizi. Non solo, ma i pochi e pessimi servizi che ci sono costano sempre di più, perché, dopo aver pagato le tasse, si paga ancora l'abbonamento, il ticket, il pedaggio, il parcheggio, le multe, il canone, il bollo, ecc.
I grandi progetti comportano alti costi, ancora più alti se fatti con il project financing, e bruciano le poche risorse che ci sono e che andrebbero usate per garantire i servizi essenziali. Le aziende stanno chiudendo i battenti, molta gente ha perso il lavoro, i comuni, le regioni e lo stato non pagano i fornitori, fra non molto ci saranno seri problemi a pagare gli stipendi sia pubblici che privati.
Ci si domanda dove viva questa gente.