In questi giorni è in piena fioritura una ginestra tipica delle nostre colline. La si può incontrare facilmente lungo le strade, lungo i sentieri, ma anche nel folto del bosco. I suoi fiori penduli di un colore giallo intenso la rendono facilmente riconoscibile.
Ci sono una infinità di ginestre e, fra le ginestre, diversi tipi di Coronilla. Appartengono alla famiglia delle Fabaceae (nelle classificazioni più vecchie venivano classificate come Leguminosae o anche Papilionaceae).
Si riconoscono immediatamente per la particolare conformazione del fiore (pisello, fagiolo, robinia) e per il frutto che è costituito da un lungo legume arcuato contenete i semi. E' una delle famiglie più numerose del regno vegetale.
Il botanico italiano Adriano Fiori, relativamente alle sole specie della flora spontanea italiana, divideva il genere Coronilla in tre sezioni:
- Arthrolobium: tutte piante annuali con fusto erbaceo e foglie semplici;
- Eucoronilla: sia erbacee che arbustive;
- Emerus: quest'ultima sezione è formata solamente da specie arbustive (a fusto lignificato) perenni; le foglie sono sempre imparipennate; l'unghia dei petali della corolla è molto più grande del calice.
La specie più diffusa sulle nostre colline è appunto la Coronilla emerus o Hippocrepis emerus o Emerus majus o Emerus major.
Il nome Coronilla deriva dalla curiosa disposizione dei fiori (appunto a "piccola corona") alla fine del peduncolo. Viene chiamata anche erba cornetta o cornetta dondolina.
E' un arbusto sempreverde, alto da 30 cm fino a 2 m; ha fiori riuniti in 2-3 per ombrella; fiorisce in primavera avanzata sulle colline e più tardi sui rilievi montagnosi fino a 1600 m.
Le ginestre erano piante assai gradite dagli antichi popoli Romani e Greci, coltivate soprattutto con l'intenzione di attirare le api, al fine di ricavarne un ottimo miele. Per le sue proprietà medicinali, veniva utilizzata come efficace cardiotonico.
La sua spartana bellezza ne ha fatto fin dai tempi antichi un simbolo di modestia e di umiltà.
Enrico II d'Inghilterra (1133 - 1189) ereditò dal padre il nome di Plantageneto (planta genista) e nello stemma del suo casato campeggiava la ginestra.
Durante il Medioevo San Luigi, re di Francia (1214 - 1270), fondò l'Ordine della Ginestra. I suoi cavalieri portavano un mantello di damasco bianco con un cappuccio viola ed un collare che portava alternativamente un fiore di ginestra ed una placca d'oro con giglio bianco inciso. I cavalieri dell'Ordine della Ginestra prestavano servizio nella guardia reale.
Altri tempi. I nostri capi di stato non usano più attraversare i boschi e tanto meno conoscono le qualità di piante e fiori.