WINTERTIME BONIFICA DEL MEZZANO FE + brevi BRUSSA VE 3-5 gennaio 2019

Dopo una fase di nebbia e meteo rovina-salute gli dei del Grande Nord regalano giorni freschini ma di tempo splendido. Nel contempo, sul Basso Adriatico, vanno scatenando una gelida ondata nival-ventosa
"da Siberia o Mare di Ross".
Il 3 gennaio nel magico Mezzano ci godiamo il sole con numerose GRU e branchi di OCHE
fra cui tre COLLOROSSO (2 ad, 1 imm presenti dal 24.12), l'IBRIDO Branta ruficollis x Anser albifrons (dal 19.12) e la FACCIABIANCA.

Venerdi 4 gennaio naturale prosecuzione dello spettacolo con trasferimento in zona Brussa di Caorle, all'ocaio più folto del Belpaese. Tra migliaia di LOMBARDELLE ben presto spunta una coppia di OCHE LOMBARDELLE MINORI adulte, peraltro già segnalate qualche gg prima dal sempre acuto osservatore Franco Salvini. Il tempo per visitare anche l'ocaio giuliano e l'Isola della Cona non c'è e dopo un voletto a Verona si torna nel ferrarese, giusto in tempo per rivedere i rientri serali degli stormi col cielo infuocato.
Due giornate molto intense già volate!

Il tempo passa in fretta anche con l'ultima mattinata di birding slow, sabato 5 nella Bonifica del Mezzano, durante la quale rileviamo un NIBBIO REALE a Trava (in precedenza osservato fugacemente nel nebbione in data 09.12.2018).
Tra i rapaci oltre ai numerosi GHEPPI e POIANE annotiamo qualche FALCO DI PALUDE e ALBANELLA REALE, in notturna GUFI COMUNI CIVETTE e un bel BARBAGIANNI (+ una BECCACCIA vista da F.Salvini).
Interessante l'attacco portato da uno SPARVIERE f ad un MARANGONE MINORE che guadagna subito un sottostante canale.
(Aggiungo qualche osservazione pregressa di PIVIERI DORATI, uno SMERIGLIO il 19.12, CALANDRO MAGGIORE il 28.12 presso idrovora Fosse, il solito GOBBO DELLA GIAMAICA...)

Non cito mai o quasi mai le varie LEPRI in serale e notturna, i CAPRIOLI, le VOLPI, le NUTRIE (invasive ma in origine allegramente liberate dalla nostra specie), centinaia di FAGIANI e molti altri abitatori, piumati e non,
di questo lembo di terra disabitata (dall'uomo). Alcuni li troviamo carini e ci piacciono, altri meno. Di sicuro proprio tutti fanno lo stesso "mestiere" nel proprio ambiente, semplicemente cercando di stare attaccati alla vita come la maggior parte di noi.

Tra "noi umani" ci sono tuttavia marcate differenze. Se da un lato queste giornate da tripudio di piume, forme, colori e vocalizzi le abbiamo condivise con altri appassionati incantati dagli aves, nelle adiacenti Valli di Comacchio ha risuonato l'eco di sinistri boati. La maggioranza, ancora nel terzo millennio, si diverte così.
Una sera, mentre assistiamo allo spettacolare rientro delle artiche volatrici, una macchina si ferma accanto alle nostre compiendo poi inversione e ripartendo. La vedetta dei cacciatori di acquatici può dare l'ok al passaggio dei compagni intenti ad attraccare poco lontano, compagni recanti un indefinito carniere. Nel passaggio successivo, a finestrino abbassato, salutano a modo loro, azionando richiami acustici di anatre (tanto illegali quanto utilizzati abitualmente).
L'intento di sfida/sfottò è evidente. Nel guardare le festose file di oche e gru so bene che se potessero, non si farebbero scrupolo a sparare anche tra quelli stormi vocianti, non esiterebbero a violentare anche quella particolare bellezza. Non si tratta in fondo della stessa bellezza cui hanno messo fine con bocche di fuoco per poi incarnierare esanimi spoglie?

Spoglie di uccelli che hanno volato centinaia e migliaia di km per trovare un rifugio invernale e che finiscono il loro viaggio come stelle cadenti in una guerra dimenticata (tra le tante). Solo la legge frena gli armati e non sempre. Nel mezzo di una delle zone ornitologicamente più importanti a livello nazionale, in un territorio unico che in parte si fregia di Parco Naturale Regionale del Delta emiliano - romagnolo, quanto tempo dovrà ancora trascorrere perchè venga scritta la parola fine a tutto questo? Poco diplomaticamente sono dell'opinione che sia una cosa semplicemente scandalosa! Autentico sfregio.
Fra l'altro pochi (eroici) agenti della polizia provinciale cercano di far rispettare la leggi vigenti coprendo superfici enormi da controllare.

Durante le nostre giornate di birdwatching, a Comacchio è stato sparato da cacciatori-bracconieri (trattino non casuale, distingueteli sempre ammesso sia possibile!) un malcapitato PIRO PIRO CULBIANCO. Altri furfanti di vario genere si aggirano abitualmente in zona. L'abbondanza, nel settore, non manca. Tra valli e terre di bonifica non si osserva solo l'infinito spettacolo della vita naturale.
La morte sulle strade è ovunque: dalle nutria alle lepre, dalla civetta al nibbio reale, dal gufo o civetta al barbagianni, dal beccamoschino all'allodola, dal fagiano al gabbiano, (in estate) dal falco cuculo alla ghiandaia marina. Il traffico veicolare è micidiale e ogni giorno qualche nostro "fratello minore" ci lascia il pelo o le penne. Altri animali ne approfittano, nell'infinito ciclo morte-vita.
In particolare, negli ultimi gg durante i nostri spostamenti, oltre alle solite nutrie, trovati investiti lepre, fagiano e un maschietto di gheppio.

Il Mezzano, terra di gufi, oche, gru ed altre meraviglie è fortunatamente interdetto alla caccia. La "terra di mezzo" e le valli sono ambienti di pura poesia, come le alte montagne immacolate. Sono tanto altro eppure anche questo, purtroppo. Ogni giorno.

Ho cominciato con le oche e non mi resta che avviarmi a conclusione con le donne. Nesso sospetto?! Beh, senza dimenticare quello tra donne e poesia...
Saluto i compagni di viaggio e tutti i birder incontrati di recente sul campo, specie Angela e le altre rappresentanti del mondo femminile. Un pensiero particolare a colei che sta scalando il suo ottomila. Da ultimo ci tengo a ringraziare Rachele, la mia compagna, cui tanto devo e che, quasi sempre, mi lascia libero nelle piccole e grandi "migrazioni". (P)oche?! ;-)))
L'apparentamento oche-donne mi piace e non solamente per una questione di passioni.
Le ochette infatti sono, come non di rado le donne, "figlie del pregiudizio". Assai frequente è l'accostamento bella donna = oca. Nel caso, donne tutte, prendetelo come un complimento. Questa equazione con intento denigratorio è particolarmente fallace, visto che le oche sono tra gli uccelli più intelligenti!
In attesa della prossima discesa mi lascio avvolgere da "Wintertime" (the last of Norah Jones)

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