Alcuni interessanti libri da leggere e da regalare.
Pierre Lieutaghi inizia così la prefazione del suo Libro delle erbe: "…scriverò pensando a quel bambino, che tutti noi siamo stati, disteso nell' erba umida in una mattina di maggio, e che in un momento di estasi si inebria del profumo delle piante più minute".Lil De Kock è di poche parole , ma il suo Flora del Monte Baldo è talmente pieno di amore per questa montagna e di informazioni sulle sue piante, che vale sicuramente la pena di averlo e di consultarlo.
Mario Rigoni Stern nell' Alboreto salvatico scrive:"Quante cose ancora non sappiamo, e tante ne abbiamo perduto progredendo. Con il popolo degli alberi i nostri antenati avevano un rapporto più diretto ma anche più conoscitivo e rispettoso in forza di religione e per sensibilità. Quando gli uomini vivevano dentro la natura, gli alberi erano il tramite di comunicazione della terra con il cielo e del cielo con la terra."
Mauro Corona nel Le voci del bosco ci racconta che: " Mio nonno parlava con gli alberi e li rispettava per l'uso che ne faceva. Mi chiedeva di tenere le mani attorno alla corteccia quando la incideva per fare gli innesti. Era convinto che l'albero provava paura, tremava e veniva assalito dalla febbre".
Cechov, che ci ha lasciato in eredità Il giardino dei ciliegi, nel 1888 scriveva: "Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l' uno e l' altro sono creati da leggi ugualmente logiche e semplici. Fra tre, quattrocento anni, tutta la terra si trasformerà in un bosco fiorito e la vita sarà meravigliosamente leggera e facile…"
Ma Paolo Pejrone raccontando come Il vero giardiniere non si arrende mai, ad un certo punto del libro esclama: "Quando ci accorgeremo, tutti insieme, che non siamo più una nazione poverissima, oberata da urgentissime necessità prioritarie? E' sufficiente guardarsi intorno: siamo una nazione di automobili ricche, sfavillanti, di scarpe, magliette e giubbotti di ogni griffe possibile e immaginabile, siamo una nazione di viaggi tropicali e di vacanze esotiche: forse scappiamo lontano perché abbiamo rovinato malamente il nostro paesaggio?"
Santa Anastasia non ci ha lasciato scritti, ma è la santa patrona delle piante e viene spesso dipinta con qualche rametto in mano. In Grecia è considerata la patrona dei medici e si depongono erbe aromatiche davanti alla sua icona.
Speriamo che non sia andata in pensione!