Quando l' integrazione si fa coi fatti e non con le chiacchiere.
Domenica 25 Maggio 2008 i genitori e le maestre dei bambini della prima elementare della scuola "Massalongo" in Veronetta si sono incontrati al parco giochi di Porta Vescovo per mangiare e passare del tempo insieme.E' stata una bellissima esperienza considerando anche che in questa classe è rappresentato gran parte del mondo;Turchia, Marocco, Tunisia, Romania, Africa, Repubblica Domenicana, Albania, Brasile, Sri Lanka, Filippine, Pakistan e Italia.
Ognuno ha cucinato i cibi della propria terra d'origine ed è stato un pranzo davvero ricco e prelibato in ogni senso.
L'aspetto che però vorrei sottolineare è la sintonia, la familiarità, il rispetto reciproco e il vissuto preciso che i bambini sono i bambini di tutti, per cui ogni genitore ha sguardi non solo per i propri figli, ma anche per gli altri ,compresi quei bambini che non hanno i genitori molto presenti.
In questo primo anno trascorso insieme abbiamo imparato a conoscerci e riconoscerci nel cammino sempre faticoso e prezioso qual è la crescita dei nostri figli, e la nostra come genitori.
Il concetto di rispetto era già in noi. Ci siamo scambiati pensieri, paure, problemi e anche qualche gioia. Ci siamo reciprocamente aiutate praticamente e oltre.
Sia chiaro che tra tutti questi bambini qualcuno è meno fortunato di altri e ha alle spalle situazioni difficili, ma grazie anche alla grande sensibilità e all'impegno delle maestre, che non si sono di certo risparmiate, abbiamo una classe coesa e viva senza distinzioni.
Molti conoscenti mi hanno spesso espresso le loro perplessità sul possibile rallentamento del programma e dello sviluppo cognitivo nelle classi così miste.
Ma posso rispondere che il programma è stato ampiamente rispettato e che tutti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.
Penso anche che la ricchezza, in quanto concetto di rispetto, regole di convivenza e amore per la scuola, sia un obiettivo ampiamente raggiunto.
Un ringraziamento particolare e un abbraccio alle maestre e ai maestri che con fatica e passione hanno accompagnato i nostri figli in questa esperienza.
Un grazie a tutti i genitori di ogni etnia che con semplicità, rispetto e umanità partecipano a questo cammino.