Capita ogni giorno di leggere le dichiarazioni di esponenti di Lega e PDL, che criticano aspramente le manovre economiche che i loro compagni di partito hanno votato in Parlamento.

 

Tosi e Dal Negro, solo per citarne due, prendono le distanze dalle misure economiche prese dal governo con motivazioni più o meno fantasiose: "Questa manovra del governo non va perché aggiunge tagli ai tagli già previsti per i Comuni e le Regioni, e lo fa in maniera indiscriminata" (Tosi). "Qui ci stiamo capendo male, perché questa manovra è di centrosinistra come stampo e sta mettendo tutti in difficoltà" (Dal Negro).

Eppure le due manovre estive per oltre 90 miliardi di euro sono state concepite e proposte da Lega e PDL non da Bersani e Vendola!

Ovvio che Roma è distante, i voti si prendono o si perdono a Verona, il politico deve salvare la faccia e non solo. Ma da queste prese di posizione traspare qualcosa di più.

Innanzitutto bisogna tener presente che la tradizione politica cui fanno riferimento i due politici veronesi è fondamentalmente quella fascista che si rifà alla pulizia etnica e, nei casi migliori, a personaggi come il conservatore inglese Enoch Powell, che nel 1968, in un famoso discorso ad una convention del Partito Conservatore aveva profetizzato che "sarebbero corsi fiumi di sangue" in Gran Bretagna, se non si fosse fermata l'immigrazione.

Tremonti per loro è quasi un comunista.

I diritti sindacali e il rispetto per i lavoratori sono concetti mai digeriti fino in fondo. Molto più convincente la politica del lavoro applicata negli ultimi dieci anni: clandestini fuori regola ovunque: costano poco, si possono mandar via in qualsiasi momento, non fanno alzare la denuncia dei redditi. Una forma di schiavitù moderna in cui non esistono diritti.

Sacconi, ovviamente, è un vecchio socialista.

Le banche, spesso descritte come la roccaforte del potere economico sionista, sono uno dei bersagli preferiti dagli uomini della Lega, che hanno indicato molto chiaramente la loro strategia: impadronirsene.

Fra un po' ci proporranno la nazionalizzazione di aziende agricole ed imprese, secondo la consolidata pratica delle dittature sudamericane.

Meglio dislocare Draghi a Bruxelles.

Chissà dove erano questi brillanti politici, così attenti alle esigenze del territorio e della buona politica, durante i lunghi anni in cui il Parlamento italiano si è occupato solo di bunga bunga e di leggi ad personam, intanto che l'economia del paese andava a rotoli?

Contenuti correlati

Segreto di Stato sull'energia
Segreto di Stato sull'energia Da un decreto che è entrato in vigore da pochi giorni, alla zittina, spunta il segreto di stato per gli impianti critici. Cittadini, comitati e associazioni non... 1693 views Michele Bottari
Crolli di soffitto
Crolli di soffitto Le macerie della scuola materna non seppelliscono solo l'informazione veronese, ma anche l'amor proprio delle maestre.Sarà che ancora mi tormenta la morte di&nb... 1705 views cristina_stevanoni
Lessinia: una occasione perduta
Lessinia: una occasione perduta L'altopiano della Lessinia ha delle caratteristiche che si presterebbero per una promozione turistica di buona scala e di buon livello, ma si è preferito chiude... 2613 views Mario Spezia
Le voci dei pesticidi
Le voci dei pesticidi Una nuova iniziativa di PAN Europe (Pesticide Action Network) volta a mettere in evidenza il disagio dei cittadini e dei coltivatori europei costretti a subire ... 1748 views Mario Spezia
Il pifferaio di Cupertino
Il pifferaio di Cupertino Partecipiamo con scarso trasporto al dolore per la perdita di Steve Jobs, presunto mago dei PC. Il genio che ha trasformato una parte dell'umanità in automi, re... 2258 views dallo
Il Parco della Lessinia  verso una governance
Il Parco della Lessinia verso una governance Dopo 29 anni dall'istituzione del Parco, finalmente si è riunita la Consulta dell'Ente Parco, che ha eletto i propri rappresentanti nella Comunità del Parco.Man... 3860 views Mario Spezia
12 - Manifesto di "VIGNERONS D'EUROPE 2009"
12 - Manifesto di "VIGNERONS D'EUROPE 2009" "Noi vignerons in Europa abbiamo un ruolo sociale ed economico, garantiamo la continuità tra terroir e prodotto, preserviamo paesaggi e cultura".1. Il vignaiolo... 1498 views Mario Spezia
I lupi nelle Marche
I lupi nelle Marche Una regione italiana piena di belle sorprese per l'intelligente promozione turistica, per l'ottima produzione enogastronomica, per l'equilibrio con cui si conci... 2868 views Mario Spezia