Sul Bugiardello di oggi una scoperta sensazionale: "Si costruisce troppo rispetto alla domanda". Parola di Andrea Marani, presidente dei costruttori.
Il falco ha la vista lunga, vola alto e si butta sulla preda con precisione millimetrica.Non si può dire la stessa cosa del presidente dei costruttori, che si accorge solo oggi delle migliaia di appartamenti sfitti e invenduti, quando da anni andiamo denunciando questo fenomeno.
Abbiamo ripetuto fino alla noia che ci sono migliaia di appartamenti inutilizzati, che è assurdo costruire ancora nuovi edifici, che in questa maniera si occupa inutilmente nuovo terreno agricolo e si deprezza il valore di quanto è già stato costruito.
Giorgio Massignan ha spiegato in tutte le lingue che le grandi lottizzazioni in atto e in progetto, dal Nassar all'ex Tiberghien, dalle ex Cartiere alla Zai, sono una assurdità urbanistica per Verona.
La popolazione sta diminuendo, le aziende che chiudono sono più numerose di quelle che aprono, sono spariti dall' orizzonte anche migliaia di lavoratori stranieri che erano occupati, spesso abusivamente, nell'edilizia o in altri settori produttivi.
Eppure si continua a costruire come se non fosse successo nulla, come se le condizioni economiche attuali fossero ancora quelle di cinque anni fa, oppure come se la crisi fosse già passata e dimenticata.
Forse l' equivoco fondamentale è proprio questo: ci sono settori della nostra società che si rifiutano di riconoscere quanto è avvenuto e sta avvenendo nell'economia italiana e mondiale.
Più che alla vista dei falchi dovremmo pensare alla miopia delle talpe (in lingua topinare).
Ma la vetta viene raggiunta più avanti, quando il presidente dei costruttori (per definizione paladini della libera iniziativa e della cultura liberale, oltre che principali responsabili della distruzione del nostro territorio) prospetta una soluzione davvero curiosa al problema dell' esubero di costruito:
"Dovrebbero essere Agec e Ater, che gestiscono alloggi di proprietà pubblica, ad acquistare l'invenduto".
Proprio così! Lo Stato, la Roma ladrona, assistenzialista e sprecona o, meglio, l'ente pubblico, che però adesso si chiama "partecipato", dovrebbero comprare da costruttori scriteriati degli appartamenti che nessuno vuole .
Per farne cosa non si capisce bene, dato che se ci fosse richiesta, li avrebbero già affittati direttamente gli attuali proprietari.
Ah, una chicca finale: "La politica, prima di rilasciare nuove licenze, deve capire quanta necessità c'è nella zona. Serve una pausa……..cattedrali nel deserto……..offerta eccessiva….", conclude accorato il presidente.
Altro che Damasco!