"Il Lazzareto non può essere circondato né dal centro sportivo né da altre attività edificatorie". Questa è la netta presa di posizione del FAI, che presenta le proprie proposte lunedì 19 novembre, ore 20.30, alla scuola Media Lorenzo Fava in via Marconcini 3 - Porto San Pancrazio.
E' stata avanzata la proposta di valutare come ammissibili due presenze in contiguità: il Lazzaretto in concessione al FAI e un centro sportivo nell'area agricola contigua.La risposta del FAI è che i due progetti non possono essere contigui, ma auspica che l'attività del centro sportivo trovi una diversa collocazione in un'area logisticamente più opportuna nelle immediate vicinanze del Parco Sud dell'Adige, godendo lo stesso del grande polmone verde.
L'intervento del centro sportivo non può attuarsi nella vicinanze del monumento perché:
- si andrebbero a modificare i caratteri paesaggistici ed ambientali dell'ansa dell'Adige enfatizzati dalla presenza del Lazzaretto; la forma fluviale, seppur modificata nei primi anni del novecento, ha riacquistato la sua naturalità specifica, tanto da essere stata individuata come SIC (Sito di Interesse Comunitario – art. 35 del Piano degli Interventi - PI – Rete Natura 2000 SIC IT3210042);
- si andrebbe a costituire una testa di ponte per la completa urbanizzazione dell'ansa del fiume;
- la vita di un centro sportivo richiede la costruzione o l'ampliamento di strade e parcheggi, che snaturerebbero ulteriormente l'area;
- la norma del PAT (Piano di Assetto del Territorio) vigente non permette l'attuazione di tale intervento.
Per queste ragioni le varie proposte presentate per la realizzazione del centro sportivo, (dopo una prima approvazione condizionata alla soluzione del problema della viabilità nel 2006 - si trattava di un'ipotesi di Piano Particolareggiato in quanto il PAT non era stato ancora approvato) sono state respinte per ben tre volte.
In conformità con quanto detto finora, il FAI elabora un masterplan presentato in data 30.06.2011 dalla Presidente nazionale Ilaria Borletti Buitoni al Vicesindaco Vito Giacino, che esprime la sua approvazione. In tale occasione viene stabilito un Protocollo d'intesa tra il FAI e il Comune, approvato all'unanimità con Delibera di Giunta il 28.03.2012 (relatore Flavio Tosi) e firmato dalle due parti, che, in sintesi, prevede tre condizioni: 1) il rispetto dell'ansa dell'Adige conformemente alle previsioni dei vigenti strumenti urbanistici; 2) la riqualificazione del Lazzaretto come primo passo per la realizzazione del Parco dell'Adige sud; 3) il comune impegno per il reperimento dei fondi necessari.
Tale impegno è stato ribadito nelle Linee Programmatiche Mandato Amministrativo 2012-2017 alle pagg. 11 e 12.
Il Fondo per l'Ambiente Italiano intende conseguire i seguenti obiettivi:
- aprire il luogo ad un uso consapevole attraverso una serie di eventi culturali, ludico-sportivi nonché di didattica ambientale;
- considerare il Lazzaretto (al cui recupero si era prodigato il prof. Licisco Magagnato) come uno dei nodi emergenti del Parco Sud (si ricorda che tutto il Parco dell'Adige è intitolato al prof. Sandro Ruffo emerito naturalista e Accademico dei Lincei) assieme alle tante fondamentali presenze storico - architettoniche (Corte Dogana, Villa Buri, Forte Santa Caterina, ecc.), a quelle naturalistiche (qui l'Adige è un Sito di Interesse Comunitario per il quale sussistono provvedimenti sanzionatori in caso di manomissione dell'ambiente ripario – vedi Direttiva Natura 2000), in un territorio che si trova a nemmeno un'ora di cammino da piazza Brà;
- valutare il luogo come ricchezza per la specificità del paesaggio agricolo che riesce a mettere in rete tutti i valori sopra menzionati;
- procedere all'opera di restauro di almeno una parte del complesso architettonico, in modo da poter lì creare un attivo centro per la cultura della salute in tutti i suoi multiformi aspetti;
- per ultimo, ma primo per importanza, realizzare una passerella di collegamento tra le due rive che, creando un circuito ciclo-pedonale di grande bellezza, garantirebbe la riqualificazione anche sociale dell'intera area.
Su you tube puoi vedere il bel filmato presentato del FAI ad Art Verona:
http://www.youtube.com/watch?v=PCVRTjDkUlE