Oggi con una votazione a sorpresa è stata bloccata l'apertura di nuovi impianti fino alla definitiva approvazione del nuovo piano regionale di recupero e smaltimento dei rifiuti
Questo è il testo dell'articolo approvato dal Consiglio Regionale qualche ora fa."Nelle more dell'approvazione del nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e speciali (come previsto dalla legge regionale 21 gennaio 2000, n.3: Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti, che definisce il fabbisogno gestionale di recupero e smaltimento dei rifiuti), non può essere autorizzato l'avvio e l'ampliamento di nuovi impianti di trattamento termico per rifiuti solidi urbani in Veneto".
Questo è il testo dell'articolo aggiuntivo votato a maggioranza contro il volere della Lega e dell'assessore Conte. Una vittoria di chi si è sempre opposto alla proliferazione di impianti di incenerimento, come Ca' del Bue, prima ancora di aver definito il piano regionale dei rifiuti. La Lega esce doppiamente sconfitta perchè viene bocciata anche la sua proposta di rinviare la legge in commissione. Per la cronaca 35 favorevoli all'articolo che blocca l'avvio di nuovi inceneritori, 15 contrari, 1 astenuto.
UN GRANDE RISULTATO FRUTTO DI UN LUNGO LAVORO.
Incontenibile la felicità di Daniele Nottegar:
"Finalmente si potranno considerare le alternative all'incenerimento, completamente ignorate fino ad ora dai vertici di AMIA ed AGSM..
Era infatti difficile giustificare la costruzione di un nuovo inceneritore basandosi su un piano dei rifiuti ormai vetusto, quando lo stesso assessore regionale ha dovuto ammettere che in Veneto non ci sono rifiuti sufficienti neppure per i tre inceneritori attualmente in funzione (Padova, Schio e Fusina).
A questo punto diventa non più rinviabile un confronto pubblico dell'amministrazione comunale e della Regione Veneto con i cittadini per valutare le possibili alternative all'incenerimento dei rifiuti.
E' assurdo che i cittadini rischino di pagare ancora una volta di tasca propria il costo di scelte anacronistiche basate su previsioni fatte ai tempi di "Matio copo", senza tener conto che in dieci anni - questa è l'eta dei dati su cui si basano questi piani - le metodologie per la gestione del ciclo dei rifiuti sono completamente cambiate.
Dopo lo stop al Motorcity, a Venezia un altro strappo della maggioranza PDL-LEGA ferma l'assurda riattivazione dell'inceneritori di Ca del Bue! Adesso manca all'appello solo il traforo delle Torricelle, alias l'autostrada in citta".