Con un'apposita ordinanza il Sindaco dott. Luca Sebastiano, che rappresenta l'Autorità sanitaria locale, ha schierato la propria squadra in difesa delle api dai fallosi attacchi di cattive pratiche agricole che mettono a repentaglio i cosiddetti i insetti pronubi, animali che trasportano il polline da un fiore all'altro permettendo così l'impollinazione e la conseguente formazione dei frutti. Questa iniziativa è avvenuta dopo numerose segnalazioni di apicoltori che denunciavano avvelenamenti a carico delle api.
Con un'apposita ordinanza il Sindaco dott. Luca Sebastiano, che rappresenta l'Autorità sanitaria locale, ha schierato la propria squadra in difesa delle api dai fallosi attacchi di cattive pratiche agricole che mettono a repentaglio i cosiddetti i insetti pronubi, animali che trasportano il polline da un fiore all'altro permettendo così l'impollinazione e la conseguente formazione dei frutti. Questa iniziativa è avvenuta dopo numerose segnalazioni di apicoltori che denunciavano avvelenamenti a carico delle api.
Nello specifico l'amministrazione comunale recepisce l'art. 9 comma 4 della legge regionale del 18 aprile 1994 "Norme per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'apicoltura", per cui sono vietati i trattamenti erbicidi e fitosanitari, con principi attivi tossici per gli insetti pronubi, alle colture agrarie in fioritura dall'apertura alla caduta dei petali. Nel caso di fioritura delle sole piante erbacee sottostanti a vigneti e frutteti, viene ordinato che i trattamenti ammessi vengano fatti previo lo sfalcio delle erbe in fiore e col relativo asporto totale della massa, o dopo che i fiori si presentino completamente essiccati, in modo da non attirare gli insetti pronubi.
Ai trasgressori verrà applicata una sanzione amministrativa prevista da Lire 500.000 a 1.200.000.
Tuttavia la legge regionale è antica, generica, non contempla neppure la concia delle sementi con neonicotinoidi. Nel 2013, l'Unione europea ha deciso severe restrizioni all'utilizzo di tre pesticidi neonicotinoidi (thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid), il bando però non copre tutti gli impieghi né tutte le colture, ad esempio, sono permessi l'uso in serra e l'applicazione spray nei frutteti dopo la fioritura: generalmente usati su vite, albicocche, mele, pere, pesche, nettarine, patate, Anche se non c'è fioritura le api bottinano anche grandi quantità d'acqua portandole negli alveari: uno studio del Centro di Ricerca in Orticoltura dell'università del Quebec (Canada) ha misurato gli alti livelli di contaminazione dell'acqua delle pozzanghere, di rugiada e di guttazione ove sono presenti colture trattate con neonicotinoidi.
Lo scorso agosto, l'Efsa ha confermato che questi tre pesticidi rappresentano un rischio per le api, se usati come spray fogliari. Nell'ultimo decennio, in molti Paesi Europei, negli Stati Uniti e in Giappone è stato osservato in primavera un fenomeno che consiste nell'improvvisa scomparsa degli alveari con perdite talvolta superiori al 70% dell'intero patrimonio apistico. Tale fenomeno si verifica principalmente in marzo-aprile in concomitanza con il periodo di semina del mais, utilizzando seme conciato con neonicotinoidi.
I neonicotinoidi sono insetticidi sistemici (che hanno cioè la capacità di entrare nel sistema linfatico della pianta distribuendosi in tutte le parti della stessa, persistendovi) solubili in acqua e neurotossici per gli insetti. Questo problema si presenta dalla dipendenza degli agricoltori dalle ditte sementiere (non biologiche), poiché fino a qualche decennio fa i contadini erano usi a conservare una parte del raccolto per riseminare la propria semente l'anno successivo, accompagnata a pratiche di rotazione delle colture che, sicuramente non garantivano enormi produzioni, ma che permettevano risparmi in termini di acquisto del seme, maggior salubrità dei cereali (assenza di micotossine cancerogene), minore esposizione ad attacchi d'insetti nocivi e relativo utilizzo di pesticidi, e concimazioni esasperate che hanno portato all'inquinamento delle falde acquifere superficiali e dei laghi di tutta Europa.
In Francia, maggior paese Europeo nella produzione di cereali, il 50% delle aziende si autoproduce ancora il proprio seme. Diversi studi sulle api, primi fra tutti quelli dell'INRA francese, hanno già ampiamente dimostrato la forte sinergia tra patogeni e pesticidi. L'assemblea nazionale francese ha approvato un emendamento alla legge sulla biodiversità, che dal 1° settembre 2018 vieterà l'utilizzo di tutti i pesticidi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi, ritenuti responsabili della moria di api. Considerato che Lazise con la sua celebre Fiera annuale "I giorni del miele" si pone come un'importante vetrina del miele Italiano in tutta Europa, l'augurio è che a questa ordinanza corrispondano maggiori controlli sul territorio comunale, e che seguano altre iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini, come la tutela delle aree pubbliche dall'utilizzo di pesticidi, per i rischi sulla salute che essi comportano alla popolazione che in estate fa assomigliare Lazise ad un grande alveare con più di 3 milioni di presenze turistiche.
Ordinanza del sindaco: Ordinanza a difesa delle api e degli insetti pronubi 2016_160518111142
La foto mostra gli effetti di un pesticida irrorato sulle api.