Proprio così, la soluzione me l'ha prospettata qualche giorno fa il figlio di una mia amica, un bambino di 8 anni che frequenta di malavoglia la terza elementare.
"Bisogna fare un paracadute con due teli cuciti assieme: quello di sopra è fatto a cupola e quello di sotto è piatto. Lo si tiene in un angolo dell'Arena e quando piove con delle funi lo si allarga fino a coprire tutte le scalinate. Contemporaneamente con dei compressori si gonfia il pallone creato dai due teli cuciti assieme. Se si usa un gas più leggero dell'aria tutto l'involucro si sosterrà da solo, come succede coi palloni aerostatici".La maestra aveva spiegato qualche giorno prima il funzionamento dei palloni aerostatici e il piccolo era rimasto affascinato dalle foto e dal video mostrati a scuola.
A parte alcuni piccoli problemi tecnici da risolvere, bisogna ammettere che nell'insieme il progettino è interessante e chissà mai che il doppio telo non sia in grado di assorbire anche il rumore provocato dalla pioggia.
Vuoi che non ci siano in America, in Germania o in Giappone degli ingegneri capaci di trovare una soluzione per questi piccoli problemi tecnici lasciati insoluti dal piccolo?
Ora che il problema della copertura dell'Arena è sostanzialmente risolto, si tratta di capire come utilizzare l'Arena così felicemente tappata.
Come negli anni passati possiamo puntare su una settimana di concerti con Zucchero, una settimana con Ligabue e 5 giorni con Vasco Rossi. Quest'estate avremo come special guest David Gilmour, che a quanto pare fatica a vendere i biglietti, se si dà bado all'immane battage pubblicitario sui giornali locali.
Poi potremmo smaltire i Sonora, il Volo, e via via The Hogajib, Happy Jacks, The Mule, AMBRA, ABnormal, Synchronicity per finire alla grande con i Gesta Bellica per l'occasione riuniti nella formazione originale con l'Andròn come front man, tutto sponsorizzato da AMIA.
La lirica?
Ma dai, anche il più sprovveduto dei veronesi ha capito che non è il caso di insistere. Manca tutto: il sovrintendente, il direttore artistico, i musicisti, i ballerini, gli scenografi, gli attrezzisti, i figuranti, le sarte, i vivandieri.
Tutti licenziati in tronco da Tosi e dalla Tartarotti.