Una mostra fotografica che indaga il vasto patrimonio industriale dismesso del veronese, immagini che sono indizi del tempo e una forma di interpretazione del recente passato manifatturiero del nostro territorio.
Fino all'8 giugno il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri ospita la mostra Lo Stato dei Luoghi. Per un inventario fotografico del patrimonio industriale nel veronese, che raccoglie 180 fotografie dei fratelli Enzo e Raffaello Bassotto, frutto di vent'anni di ricerche fotografiche sulla storia della civiltà industriale del nostro territorio e suddivise in due sezioni: una per le attività in città, l'altra per quelle in provincia, forse la più esauriente rappresentazione dello stato dei principali luoghi e manufatti di archeologia industriale del territorio veronese.Dagli anni '80 i due fratelli veronesi, nati rispettivamente nel 1938 e nel 1946, utilizzano il linguaggio fotografico per leggere il vasto patrimonio industriale della nostra provincia e dell'Italia, ad esempio collaborando all'Archivio dello Spazio milanese e partecipando alla mostra L'industria italiana nelle fotografie d'autore o tramite la pubblicazione di libri fotografici come quello uscito nel 1990 Opifici Manifatture Industrie. Dalla campagna fotografica voluta dal Comune di Verona nel 1983 per un primo censimento del patrimonio industriale veronese, si approda ora a un vero e proprio inventario dalla funzione documentaristica ma pure dall'alto valore estetico e artistico. Le loro immagini ci narrano una serie di 'visioni' che creano un modo di guardare e conoscere la realtà che ci circonda: quel passato recente di lavoro che rischia di venir cancellato nel tramonto veloce della civiltà industriale.
La mostra Lo Stato dei Luoghi focalizza l'attenzione sul loro lavoro degli ultimi tre anni, dal 2005 al 2008, che tramite tecnologia digitale e uso della fotografia a colori trasmette dettagli di architetture e strumenti del lavoro industriale ex produttivo. I Bassotto si misurano con le 'memorie' del paesaggio industriale e ne abbracciano tutta la significatività con atmosfere rarefatte che a tratti assumono valenze oniriche nella loro sospensione. Le immagini dei Bassotto ci rimandano alle nostre radici industriali e ci fanno riscoprire luoghi e strutture con tante storie di vita da raccontare, o meglio da immaginare al di là della desolazione dell'attuale abbandono, nascoste tra i nuovi palazzi che crescono di anno in anno intorno a loro. I due fotografi, attraverso le immagini indizi del tempo, colgono l'essenza dei fatti e danno conto della realtà recente, che non è la registrazione del passato ma una forma di interpretazione. Le loro foto rappresentano un esempio di sensibilità analitica rivolta al nostro territorio, oltre che della loro capacità di comunicare segnando una linea continua tra passato e presente, per fermare ciò che rischia di scivolare sotto i nostri occhi forse troppo proiettati, nella società delle immagini e della frenesia perpetua, verso il futuro.
Con l'operazione Scavi Scaligeri by night oltre al consueto orario d'apertura, i venerdì 23 e 30 maggio e 6 giugno il Centro Internazionale di Fotografia resterà aperto fino alle ore 23.00 (chiusura biglietteria 22.30), con alle 21.30 visita guidata alla mostra compresa nel biglietto d'ingresso.