Piazza Pulita propone un incontro pubblico in cui amministratori, responsabili sanitari, comitati, associazioni e cittadini possano confrontarsi in vista di un impegno venticinquennale, quello con l'inceneritore di Ca' del Bue.

Oggi vogliamo iniziare con le buone notizie (per gli altri). Il previsto raddoppio dell' inceneritore di Desio non si farà più.  "Il cambio di rotta è stato dettato dalla constatazione che sul territorio sarebbe difficile reperire una mole di pattume tale da far girare a pieno regime il forno dato che quelli lombardi lavorano al di sotto delle loro potenzialità."

Vedi www.ilcittadinomb.it ...

Più o meno la nostra situazione, dove i tre inceneritori veneti già in funzione erano (secondo i dati ARPAV del 2010) sottoutilizzati per mancanza di rifiuti.

Quindi chiediamo una volta di più che venga reso pubblico il piano economico finanziario previsto per l' inceneritore di ca' del bue, così i cittadini sapranno finalmente da dove dovrebbero arrivare i rifiuti da bruciare per 25 anni.

A sostegno di questo "dubbio" c'è la  dichiarazione del presidente dell' azienda (BEA) che gestisce l' inceneritore di Desio: "Non spendo  tutti quei soldi per costruire una struttura senza aver la garanzia di avere i rifiuti per farla funzionare"

Abbiamo finalmente  potuto vedere la relazione introduttiva dell' Istituto Superiore della Sanità prevista dalla convenzione con  il Comune di Verona e costata 60 mila euro ai cittadini (il costo totale è di 120 mila euro).

Da semplici cittadini quali siamo avremmo dei quesiti da porre circa il contenuto di questo documento e riteniamo che il comune di Verona debba farsi carico di organizzare un incontro pubblico con la popolazione, anche alla luce di quanto scritto nella relazione stessa, dove si dice che "in particolari condizioni (di rimescolamento dell' aria) le emissioni potrebbero coinvolgere aree collocate  ad oltre 10 km dall' impianto".

In realtà si scriive anche che le "concentrazioni dei contaminanti sospesi potrebbero non essere rilevabili oltre i 5 km dall' impianto", ma poi  si aggiunge: "ciò non esclude, però, che situazioni di rischio ad essi attribuibili possano verificarsi, in particolari condizioni che favoriscano l' interazione con emissioni da altre sorgenti, originate anche nell' area più vasta".

Non ci è chiaro quali polveri (PM10, PM2,5, PM1) vengano monitorate visto che uno studio pubblicato nel 2007 e condotto in Svezia  stima che un moderno inceneritore produce tra il 17% ed il 32% delle PM2,5 urbane e che un' altro studio (sempre del 2007) fatto sulla città di Parigi ha riscontrato che  l' inceneritore  assieme al riscaldamento domestico ed al traffico è uno delle tre maggiori fonti di particolato.

Non c'è nessun cenno all' aumento del traffico di mezzi pesanti che confluiranno nell' inceneritore per portare le 1000 tonnellate di rifiuti da bruciare e per trasportare in discarica le ceneri prodotte dalla combustione.

In conclusione abbiamo l' impressione che si vogliano nascondere le polveri sotto il tappeto dove quest'ultimo è la relazione dell' Istituto Superiore della Sanità e le polveri sono quelle vere che l' inceneritore spargerà nell' ambiente.

Contenuti correlati

Condividere il cambiamento
Condividere il cambiamento Idee e proposte per il programma di attività ed eventi alla Barchessa Rambaldi di Bardolino per l'anno 2012.  ."Progettare significa gettare qualcosa ... 1793 views luciano_zinnamosca
La marchetta del vescovo
La marchetta del vescovo Le elezioni sono alle porte (anche il carnevale a dire il vero) e come al solito parte la campagna delle sponsorizzazioni. Sulle simpatie politiche del ves... 2099 views Mario Spezia
Il mattone deprime l'economia
Il mattone deprime l'economia Negli ultimi anni sono stati impiegati ingenti capitali per la realizzazione di enormi edifici poi di fatto inutilizzati e si continua caparbiamente sulla stess... 1995 views Mario Spezia
A Malles vince il no ai pesticidi
A Malles vince il no ai pesticidi Al Referendum ha partecipato il 69% dei cittadini di Malles. Il 75% dei votanti si è espresso contro l'uso dei pesticidi nel territorio comunale. La popola... 2037 views Mario Spezia
Girovagando fra boschi di carta
Girovagando fra boschi di carta Alcuni interessanti libri da leggere e da regalare.Pierre Lieutaghi inizia così la prefazione del suo Libro delle erbe: "…scriverò pensando a quel bambino, che ... 1837 views Mario Spezia
Un traforo voluto da pochi e pagato da tutti.
Un traforo voluto da pochi e pagato da tutti. La democrazia è il luogo in cui le decisioni vengono esposte, discusse e votate. La Lega no!Finalmente la scatola misteriosa è stata aperta: dopo mesi di lavoro... 2459 views donatella_miotto
Parchi e Bestie
Parchi e Bestie In questi giorni è in discussione alla Camera la proposta di legge bipartisan (proposta da Antonio D'Alì per Forza Italia con relatore Enrico Borghi del Pd), ch... 2394 views Mario Spezia
Vajont senza fine
Vajont senza fine Venerdì 8 novembre 2013 ore 20,45 a Santa Maria in Chiavica - Verona: Vajont senza fine - predatori del territorio sempre all'opera...Spettacolo tratto da Vajon... 1939 views Mario Spezia