Il WWF scrive al ministro dell’interno.

In appena un mese 2 morti e 13 feriti per incidenti di caccia, urgente mettere in campo misure preventive e definire nuove e più stringenti regole. Il pacifico godimento della natura non è più compatibile con la presenza di un esercito armato che gira tra le campagne per 5 mesi l’anno.

2 morti e 13 feriti in appena un mese di attività venatoria (preaperture), ma complessivamente a causa di armi da caccia i morti (da 1 a 30 settembre) sono 4 e i feriti 13 (2 morti e 5 feriti non cacciatori, tra cui un minore). Questo il bilancio della sola "anteprima" della stagione venatoria in corso che emerge dai dati dell'Associazione vittime della caccia. Il dato complessivo della scorsa stagione parla invece di ben 114 vittime, tra cacciatori (20 morti e 60 feriti) e non cacciatori (10 morti e 24 feriti). L'aumento delle vittime tra i non cacciatori parla chiaro: la caccia, la presenza di un "esercito armato" non è più compatibile con il pacifico godimento della natura da parte di passeggiatori, escursionisti, famiglie, birdwatchers.

Chiusa la caccia, il bollettino è da guerriglia: 114 tra morti e feriti

Un vero e proprio bollettino di guerra che coinvolge infatti sia cacciatori sia persone del tutto estranee all'attività venatoria. Replicando quanto fatto lo scorso anno a fine novembre con una lettera indirizzata all'allora Ministro Marco Minniti, il WWF ha deciso di scrivere al Ministro dell'Interno, Matteo Salvini (e per conoscenza ai ministri dell'Agricoltura e dell'ambiente Centinaio e Costa), sottolineando la gravità del problema e la necessità di intervenire con una serie di misure. Non si tratta di fatalità, come spesso si legge dalle cronache dei giornali locali, ma di incidenti tutt'altro che inevitabili e spesso causati da una "aperta violazione della Legge quadro nazionale (Legge n.157/1992) e delle Leggi regionali di settore" come si legge nella lettera a firma del Vice Presidente dell'Associazione, Dante Caserta.
Secondo il WWF i comportamenti più pericolosi alla base di questa escalation di morti e feriti sono: il mancato rispetto delle distanze minime da strade e centri abitati; una tendenza a sparare senza inquadrare il "bersaglio"; la cattiva abitudine di accompagnare le battute di caccia, soprattutto quella al cinghiale, con "colazioni", spesso comprensive di vino e altri alcolici. A tutti questi fattori negativi si aggiunge l'elevata età media dei possessori di licenza di caccia. In particolare il mancato rispetto della distanza di sicurezza da abitazioni e centri abitati aumenta di molto il rischio di provocare incidenti: non sono mancati episodi nei quali i pallini da caccia hanno centrato cortili o abitazioni."A tali comportamenti - si legge nella lettera WWF indirizzata al Ministro dell'Interno - si accompagna la possibilità di detenere, con la licenza di caccia (anche per un diciottenne alla prima licenza), un numero illimitato di fucili, 3 armi comuni da sparo (quindi anche pistole) e 6 armi per uso sportivo, più 1.000 (MILLE) cartucce". Praticamente un arsenale.

Queste e altre cause, rintracciabili anche nei rapporti delle guardie volontarie WWF, aumentano di numero se si considera la caccia al cinghiale, tra le più cruente. La cosiddetta "braccata" infatti, è un tipo di caccia complessa che richiede un grado di perizia maggiore e un'ottima conoscenza dell'habitat circostante. Una pratica di questo tipo dunque, può risultare ancora più rischiosa se praticata in zone frequentate da "civili".

Sul punto il WWF sottolinea l'incompatibilità della caccia con altri tipi di godimento degli spazi naturali. Non è tollerabile che chi vuole fare un'escursione o una passeggiata in natura debba avere a che fare con persone armate che seminano piombo per le campagne. Oggi la natura è molto più frequentata rispetto a 30 anni fa e il suo utilizzo ricreativo è incompatibile con l'azione armata.Infine, fa notare il WWF, spesso con fucili da caccia regolarmente registrati si sono commessi omicidi a seguito di litigi, anche familiari. Questo aspetto, unito al problema dell'uso di alcol, fa sorgere legittimi dubbi sull'accuratezza delle verifiche psicologiche a cui vengono sottoposti i cacciatori, prima di consegnare loro armi estremamente pericolose.

Alla luce di queste osservazioni, il WWF Italia ha proposto alcune misure preventive da mettere in atto il prima possibile per evitare che il numero di vittime innocenti continui ad aumentare. Tra queste:
- Incrementare l'attività di vigilanza e rendere molto più severi gli esami per la licenza di caccia;
- Limitare l'uso di armi a canna rigata, in grado di sparare a 4 km di distanza;
- Effettuare maggiori controlli sulle licenze di caccia, vietare l'assunzione e la detenzione di sostanze alcoliche;
- Divieto di caccia nei giorni festivi nelle aree altamente frequentate da sportivi ed escursionisti;
- Facilitare la nomina di nuove guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale, favorendone altresì quanto più possibile le attività, oggi ostacolate e comunque caricate di un gravame burocratico eccessivo non adatto ad un'attività di volontariato svolta a favore della collettività e della sicurezza pubblica.

Contenuti correlati

Mauro Corona o Marco Albino Ferrari ?
Mauro Corona o Marco Albino Ferrari ? La montagna ha bisogno dell'uomo o è l'uomo ad aver bisogno della montagna?Sulle pagine culturali de Il fatto (22 luglio, Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Co... 2187 views dallo
Il 5 x 1000 a Il Carpino
Il 5 x 1000 a Il Carpino Tre anni di vita, molte iniziative, grandi progetti per il futuro. Il tuo 5 x 1000 può realizzare uno di questi progetti. Il codice fiscale de Il Carpino è 9319... 1409 views Mario Spezia
Velenitaly
Velenitaly Non è ficcando la testa nella sabbia che si risolvono i problemi.Grande euforia in questi giorni sulla stampa locale e nazionale per il Vinitaly. Titoli roboant... 1855 views Mario Spezia
I Sequeri
I Sequeri Il fatto del secolo a Verona, il furto dei quadri a Castelvecchio, ha messo in luce una volta in più la vera anima del veronese: quella del codeghin. Proprio me... 4800 views dallo
Shakespeare in Havana
Shakespeare in Havana Da un progetto di cooperazione internazionale a Cuba prende origine questa tournée internazionale organizzata e promossa da COSPE e dall'Associazione GIANO di D... 1323 views Mario Spezia
Paolo Rumiz in La Gialla (o Rossa) Cotogna Garibaldina
Paolo Rumiz in La Gialla (o Rossa) Cotogna Garibaldina Cari amici, il 13 qui a Montecchio sta per succedere qualcosa di importante. 4 giorni prima della festa dell'Unità d'Italia. E nei pressi dei fatti garibaldini,... 1599 views alberto_peruffo
5G: arrivano i pompieri
5G: arrivano i pompieri Basta sperimentazioni imposte d'ufficio da sindaci compiacenti. Parte ora una nuova strategia di comunicazione sul 5G. L'amico scienziato che rassicura e dialog... 4490 views Michele Bottari
La potatura della vite
La potatura della vite Lucio Giunio Moderato Columella (Gades, 4 – 70) è uno scrittore romano originario della Spagna. Nel primo secolo dopo Cristo ha scritto un trattato in dodici vo... 1691 views lucio_giunio_moderato_columella