Il confronto tra il nostro approccio alle specie selvatiche e quello del governo svedese dovrebbe indurci a fare qualche riflessione
Pubblichiamo la lettera che il prof. Lars Leonardson, uno dei maggiori esperti al mondo di ambienti umidi e di denitrificazione, ha spedito dalla Svezia a Michele Dall'O', presidente di WWF Verona.
Caro Michele,mentre ero a Verona vi ho parlato della recente costruzione di ecoducts (passaggi ecologici) per la fauna selvatica nel sud della Svezia, dove io vivo. Attualmente si utilizzano due tipi di passaggi: tunnel per rane e anfibi e ponti per grandi mammiferi, come cervi, daini, alci. Entrambi, i tunnel e i ponti, vengono costruiti dove molte specie di animali hanno subito incidenti per il traffico e sono morti.
Le collisioni con cervi e alci abitualmente sono drammatiche e, come prevede la legge, ogni collisione viene segnalata al 112, in modo che la polizia sia informata degli incidenti e possa prendere le misure necessarie per evitarli. Così queste collisioni vengono registrate e possono essere utilizzate per decidere dove costruire un passaggio ecologico (ecoduct).
Le collisioni con gli anfibi invece non vengono registrate. Avvengono soprattutto in primavera, quando rane e rospi migrano in gran numero durante un breve periodo dalle zone di svernamento verso gli stagni e le zone umide dove ha luogo la riproduzione. Durante questo periodo ho potuto vedere centinaia di animali schiacciati e massacrati dalle macchine. Ci sono in molti casi dei segnali stradali col disegno di alci o rane che avvisano del passaggio di questi animali, ma normalmente nessuno ci fa caso.
Il Ministero Svedese del Traffico, che è responsabile del funzionamento del Sistema nazionale di trasporto, ha costruito, per quanto ne so, 2 ecodotti per grandi animali. Uno è un ponte sopra l'autostrada E6 presso Sandsjöbacka, sulla costa occidentale, nella regione di Halland. Di questo ponte si può vedere un video:
Come si può vedere i percorsi sono fatti con prodotti naturali e su entrambi i lati dell'ecodotto ci sono delle staccionate che indirizzano gli animali verso l'entrata del ponte. Sul ponte ci sono delle pareti che hanno lo scopo di limitare il disturbo causato dal traffico veicolare (specialmente le luci delle macchine durante la notte e il rumore) e ai lati del ponte vengono piantati alberi e cespugli per rendere l'ambiente attorno al ponte il più naturale possibile.
In Scania un altro ecodotto per grandi animali è in costruzione sulla E65, tra le città di Ystad and Malmö, molto vicino a dove vivo io. Ti ho mandato 2 foto che ho fatto all'inizio di settembre (foto 1 da est) e all'inizio di gennanio (foto 2 da ovest) e come puoi vedere il progetto è quasi completato. Si prevede l'apertura del ponte per maggio di quest'anno. Ti ho mandato anche una foto presa da un giornale (foto 3) dove puoi vedere che si tratta di una costruzione imponente con una larghezza di 45 metri a cavallo dell'autostrada. Il costo totale del ponte, compresi il costo dell'impianto di alberi e cespugli, la rinaturalizzazione dell'ambiente intorno all'ecodotto, le recinzioni lungo la strada per convogliare i piccoli e grandi mammiferi verso l'imbocco del ponte, ammonta a 5 milioni di euro. Il costo è considerate ragionevole in considerazione dell'aspettativa di diminuire le collisioni e le loro conseguenze di morte e di ferimenti per uomini e animali.
In collaborazione con i proprietari dei terreni, il Ministero dei Trasporti Svedese ha costruito 4 tunnel per le rane nella nostra regione. Il monitoraggio della migrazione di anfibi attraverso le strade e la registrazione degli incidenti in cui molti animali sono stati trovati schiacciati sono state la base per decidere dove costruire I tunnel. Uno dei miei ex-colleghi all'Istituto di Limnologia (Prof Per Nyström) sta guidando da molto tempo una società ecologica (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) che si è specializzata nel monitoraggio degli anfibi e nella costruzione di centinaia di stagni per incrementare la loro popolazione. Nyström ha proposto l'idea di costruire I tunnel per le rane ed è stato coinvolto nella successive scelta dei siti, oltre a dirigere i lavori sul campo.
La foto 4 mostra una Hyla arborea che è appena passata attraverso il tunnel, mentre la foto 5 mostra una struttura a T che dirige gli anfibi verso le aperture del tunnel. Come puoi vedere nel report che ti ho mandato, sono state costruite anche delle pratiche barriere lungo le strade con lo scopo di impedire agli anfibi di attraversare il manto stradale.
Io spero che queste informazioni possano ispirare la sezione del WWF di Verona ad influenzare i proprietari privati e le amministrazioni pubbliche nella scelta delle misure da adottare per la salvaguardia dell'ambiente.
Lars Leonardson
https://www.researchgate.net/scientific-contributions/7104402_Lars_Leonardson
https://lup.lub.lu.se/search/person/lim-lle
(Traduzione Mario Spezia)