Note in calce al libro di L.Viviani, sindacalista storico della CISL con incarichi nella segreteria nazionale ed ex senatore del PD, profondo conoscitore della realtà veronese.
Riporto testualmente alcuni brani del libro di L. Viviani, sindacalista storico della CISL, con incarichi nella segreteria nazionale ed ex senatore del PD, profondo conoscitore della realtà veronese. Il libro è in vendita nelle migliori librerie:"la nascita di uno o più comitati per il no." (pag. 152)
"
"
"
Si resta parecchio perplessi difronte a questa altalena di posizioni. Raffronti analoghi si potrebbero fare su altri temi, dalla mobilità, al turismo, al settore produttivo, alle banche. Questo tentativo contorto di sostenere tutto e il contrario di tutto, di barcamenarsi fra posizioni opposte ed inconciliabili, mette a disagio, ma fa capire perché la passata amministrazione non ha avuto il coraggio e la forza di portare in fondo almeno tre delle cento cose in programma.
E spiega anche perché adesso non ci sia a Verona una opposizione degna di questo nome. In realtà la sinistra non ha saputo fare delle scelte chiare né quando era al governo né ora che sta all' opposizione. Ma se una parte politica non riesce ad identificare degli obbiettivi chiari, credibili e condivisibili, come potrà sperare di avere un seguito di consensi e di elettori?
Non si tratta di essere massimalisti o dualisti. I problemi, si sa, sono tutti molto complessi, ma alla fine, fatte le debite valutazioni e approfonditi i diversi aspetti, bisogna decidere, fare delle scelte, e poi perseguire la loro realizzazione con determinazione. E questo vale sia quando si sta al governo e sia quando si sta all' opposizione.
Non meraviglia che la popolazione applauda una destra che dice chiaramente cosa vuole e si mostra efficace nel perseguire gli obbiettivi indicati. Non siamo grulli e vediamo bene quanta mistificazione c' è in questa destra. Ma qualcuno ha capito se la sinistra vuole o no il traforo, se considera importanti i parchi della città, se punta sul trasporto pubblico o su quello privato, se crede che la tutela del territorio possa rappresentare una grande opportunità anche da un punto di vista economico per il futuro della nostra città?