E' una delle piante più comuni e meno conosciute della pianura veneta. Cresce lungo le strade e nelle zone ruderali insieme a robinia, ailanto, sambuco, gelso, olmo, perlar (Celtis australis) e albero degli spini (Gleditsia triacanthos).
Broussonetia (nell'uso italiano non scientifico si può trovare anche brussonezia) è un genere di piante originarie della Cina e del Giappone della famiglia delle Moraceae, di cui la specie più nota è il gelso da carta: Broussonetia papyrifera.E' presente in quasi tutte le regioni italiane, dove viene indicata con nomi diversi: Brussonezia o Gelso da carta (Italia), Catalpa salvega (Veneto, Verona), Morar de la China, Morar del Giapòn (Veneto, Verona), Ciensu americanu (Sicilia), Gelso della Cina o Moro della Cina (Toscana), Moro da carta (Toscana), Moro papirifero (Toscana), Mor salvadegh (Emilia-Romagna), Mour d'la China (Piemonte).
Il gelso da carta è una pianta di origine asiatico-orientale introdotta in Europa nella metà del XVII secolo ed oggi presente come avventizia in quasi tutta Italia, dal livello del mare ai 600 m circa. In Italia è arrivata come rarità botanica ed è stata coltivata in alcuni giardini botanici oppure come pianta ornamentale nei giardini e lungo le strade. E' stata usata anche per stabilizzare i terreni franosi, ma, dato il suo rapido sviluppo, se non viene controllata può trasformarsi in una pianta infestante come l'ailanto e la robinia.
Può superare i 10 metri di altezza, presenta una chioma larga ed una corteccia bruna e liscia, punteggiata di bianco sui rami più giovani. La maggior parte delle foglie ha una forma ovale, ma questa pianta ha una particolarità: a seconda dell'età e delle condizioni di crescita, le foglie possono diventare lobate, palmate o cuoriformi. Appartiene alla famiglia delle moracee, la stessa del gelso bianco (Morus alba) e del gelso nero (Morus nigra). I frutti hanno un sapore dolciastro, ma non hanno impieghi particolari. Dalla sua corteccia si ricavano, per macerazione, fibre molto lunghe usate in Giappone nella produzione di una carta pregiata, nota col nome di carta cinese o carta di seta, e in Polinesia per produrre filati e tessuti. In Cina la pianta viene utilizzata in sostituzione del gelso per l'allevamento dei bachi da seta.
Il nome di questo genere (Broussonetia) rende omaggio a Pierre Marie Auguste Broussonet (Montpellier 1761 -1807) botanico francese, che fu il primo ad introdurre delle piante femminili di gelso da carta dalla Cina alla fine del XVIII secolo. Il nome specifico (papyrifera) fa riferimento all'utilizzo della pianta per la produzione di carta: 'papyros', infatti, è la pianta da cui gli antichi Egizi ricavavano la carta.
Pierre Marie Auguste Broussonet fu un medico e un naturalista francese. Figlio di un medico, si laureò in medicina nel 1779 a Montpellier. Nel 1780 si trasferì in Inghilterra dove fu ammesso come membro onorario alla Royal Society. Tornato a Parigi nel 1789, fu deputato nelle prime assemblee politiche della Rivoluzione, ma, sospettato di essere girondino, riparò in Spagna, poi nel Marocco. Riammesso in patria, ebbe la cattedra di botanica dell'università di Montpellier e divenne membro del Corpo legislativo nel 1805. Si deve a lui l'introduzione in Francia delle capre d'Angora e dell'individuo femminile del gelso da carta (Broussonetia papyrifera L.). Nel 1804 stampò un elenco delle piante coltivate nell'orto botanico di Montpellier.
NB: Alcuni confondono la Broussonezia con il Sassofrasso o Sassafrasso (Sassafras albidum), che è una pianta del genere Sassafras, fam. Lauraceae, diffusa in Cina e in America settentrionale, dalla cui radice si ricava un olio essenziale di colore giallo arancio, contenente safrolo, usato per profumare saponi, aromatizzare bevande e in preparati farmaceutici. Viene anche utilizzato per la fabbricazione della MDMA, droga semisintetica nota come ecstasy. Sassafras albidum ha foglie di un bel colore brillante con forma ovale, oppure lobate con due o tre lobi a seconda della varietà.
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Nelle foto sotto: fogliolina e pagina inferiore della foglia